Anche i dispositivi medici sono a rischio di attacchi hacker?
27 Febbraio 2017

Anche i dispositivi medici sono a rischio di attacchi hacker?  Negli ultimi anni –  ha fatto notare la Fda  (La Food and Drug Administration)  – si sono moltiplicate negli ultimi anni le segnalazioni di potenziali problemi di sicurezza dei dispositivi. In particolare sono state registrate “falle” che vanno da password poco sicure a connessioni troppo facilmente violabili.

Di qui alcune linee guida messe a punto dall’agenzia americana per tutelare i produttori di dispositivi medici da eventuali attacchi hacker sia su modelli vecchi che nuovi.

Anche in Europa, ha testimoniato qualche mese fa uno studio condotto in nove paesi tra cui l’Italia, la quasi totalità delle strutture ospedaliere non affronta il problema.

Le linee guida contengono una serie di misure, per ora solo raccomandate e non obbligatorie, che dovrebbero mettere in campo le imprese. “Per cominciare – si legge – i produttori dovrebbero prevedere una procedura per monitorare e trovare le vulnerabilità nei propri prodotti, stabilendo anche un processo per ricevere informazioni dai ricercatori nel campo della cybersecurity. Se dovessero trovare qualche falla sfruttabile”, le compagnie di stimare il rischio per il paziente. Inoltre, le stesse  dovrebbero pubblicare dei software correttivi che ‘aggiustino’ tutte le debolezze eventualmente trovate”.