Anche i trattamenti farmacologici possono risentire delle condizioni ambientali quando fa molto caldo. Per questa ragione l’Aifa mette in guardia chi è in terapia, con una particolare attenzione agli anziani. Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche di Milano, ha stilato quindi un decalogo per ridurre i rischi. In prima battuta bisogna ricordare che le preparazioni solide sono in generale più solide, in confronto ai preparati liquidi, visto che in questo caso il calore può accelerare reazioni chimiche fra i diversi componenti.
Particolarmente sensibili alle variazioni della temperatura sono i farmaci per la tiroide o i contraccettivi, visto che possono contenere proteine. Sul fronte dell’aspetto, se ci sono variazioni o difetti visibili meglio ricordare la regola che ripropone Aifa: occorre consultare il medico o il farmacista prima di curarsi. Infine la stessa Aifa ricorda che non conviene affidarsi in estate ai contenitori per le pillole, visto che più facilmente si possono surriscaldare e quindi alterare le caratteristiche dei farmaci. In vacanza converrebbe sempre impiegare un contenitore termico.