Secondo Jennie Connor, esperta del Dipartimento di Medicina Preventiva e Sociale dell’Università di Otago di Dunedin, in Nuova Zelanda, “ci sono forti prove che l’alcol causa il cancro in sette siti dell’organismo e probabilmente in altri”. I sette siti dell’organismo umano individuati sono: l’orofaringe, la laringe, l’esofago, il fegato, il colon, il retto e, nelle donne, il seno.
In un’analisi pubblicata sulle pagine della rivista Addiction la studiosa ha revisionato e riassunto le recenti ricerche epidemiologiche e biologiche sull’associazione tra alcol e cancro.
“Le attuali stime suggeriscono che i tumori attribuibili al cancro in questi [sette] siti corrispondono al 5,8% di tutti i decessi per cancro in tutto il mondo”. Le prove a disposizione non si limitano a suggerire l’esistenza di un’associazione che potrebbe dipendere da altri fattori in gioco, ma indicano che il consumo di alcol è una causa diretta del cancro. In particolare, nel corso degli anni sono state raccolte evidenze dell’esistenza di una relazione di tipo dose-risposta (ovvero del fatto che il rischio di cancro è più elevato quando il consumo di alcolici è più elevato), ma non solo. Le ricerche condotte hanno, infatti, dimostrato anche che riducendo il consumo di alcol è almeno in parte possibile far regredire il rischio, che l’associazione è indipendente da altri fattori che potrebbero influenzarla e che è specifica per alcuni tipi di cancro e non altri.
“Per dedurre che l’alcol è una causa [del cancro] non è necessaria la conferma dei meccanismi biologici specifici attraverso cui l’alcol aumenta l’incidenza di ciascun tipo di tumore”, conclude Connor.
Per proteggersi dal cancro è quindi necessario rinunciare ai benefici dell’alcol in termini di salute cardiovascolare? In realtà secondo le analisi condotte dall’esperta neozelandese le prove della protezione offerta a cuore e arterie dal consumo moderato di alcolici non sono così forti come si potrebbe pensare – o forse, nel caso degli appassionati di vino e simili – sperare. Bere alcol, insomma, non sembra dare alcun vantaggio, anzi, i pericoli associati a questa abitudine sembrano essere di giorno in giorno sempre più numerosi e certi.