Qualche tempo fa, un film con Antonio Banderas aveva portato al cinema la possibilità di creare una “nuova” pelle da applicare su quella deteriorata da lesioni gravissime. Oggi quella possibilità sembra uscire dalle trasposizioni cinematografiche e diventare realtà, grazie ad un lavoro portato avanti dai ricercatori del Mit di Boston, che hanno pubblicato su Nature Materials i risultati dei loro studi.
La ricerca americana ha consentito di mettere a punto una vera e propria pelle sintetica, sottilissima, da applicare sopra l’epidermide normale o alterata. L’obiettivo di questo polimero speciale è quello di “coprire” eventuali lesioni cutanee legate a patologie, come eczemi, psoriasi o più semplicemente processi di invecchiamento cutaneo, oltre che rappresentare uno scudo per le radiazioni solari in chi è particolarmente esposto ad essere.
La pelle che ricopre si applica in due fasi: dapprima si spalma un composto in cui sono presenti i polimeri che debbono risultare utili, poi si procede all’applicazione di una lozione che, interagendo con questi composti, favorisce la formazione della pellicola che rappresenta un “ritorno all’antico” per la cute. Insomma, la pelle artificiale non è più un sogno.