Le cause dell’infertilità femminile
10 Novembre 2016

Una delle cause alla base dell’infertilità femminile è  la sindrome dell’ovaio policistico. Questo problema endocrino, piuttosto comune fra le donne in età fertile, è caratterizzato da ingrossamenti delle ovaie causati dalla presenza di numerose cisti, rigonfiamenti ripieni di fluidi. I motivi che ne sono alla base non sono ancora stati del tutto compresi. Si sa però che ad entrare in gioco possono essere diversi fattori, in particolare la predisposizione genetica, uno stato infiammatorio lieve che stimola la produzione di androgeni (gli ormoni sessuali maschili) da parte delle ovaie e la resistenza all’insulina, a sua volta associata a un aumento della produzione di androgeni.

Ma alla infertilità femminile contribuiscono altri fattori cui non sempre si presta la dovuta attenzione: obesità ed eccessiva magrezza.  I chili di troppo, infatti,  possono influenzare la produzione degli ormoni e rendere più difficile restare incinta. In particolare, un forte sovrappeso può ridurre la funzione ovarica e aumentare il rischio di sviluppare la sindrome dell’ovaio policistico. Allo stesso modo, anche pesare troppo poco favorisce l’infertilità. Le donne con un basso indice di massa corporea hanno una carenza di leptina, l’ormone che controlla la fame e il senso di sazietà. Se in quantità insufficienti, quest’ormone contribuisce all’assenza del ciclo mestruale.

Sostanze chimiche.  L’esposizione a sostanze chimiche, ad agenti inquinanti e a pesticidi può ridurre fino al 29% la capacità di una coppia di avere figli. In particolare  sono stati individuati 15 prodotti chimici che favoriscono l’insorgere della menopausa precoce. Fra questi, ci sono anche i ftalati, prodotti chimici presenti nelle confezioni di diversi articoli per la cura personale e in prodotti di bellezza come profumi e smalti.

 Fumo. Fumare influenza negativamente il sistema endocrino. Secondo la Società americana di medicina riproduttiva, il tabacco è responsabile del 13% dei casi d’infertilità.

 Alcol. Bere più di un bicchiere al giorno aumenta il rischio di sviluppare disturbi ovulatori. Inoltre, uno studio svedese ha dimostrato che, su oltre 7 mila donne, il numero maggiore di interventi di fecondazione assistita è stato effettuato tra le bevitrici più accanite.